E’ l’ultima frontiera in fatto di connettività e prende il nome di NCF (Near Field Communication ).

Questa tecnologia si sta diffondendo sempre più negli smartphone e tablet di ultima generazione.
La connettività NCF non è specifica di un sistema operativo particolare ma è comune a tutti gli O.S. più diffusi. (Android, Windows phone,Blackberry etc)

Questo tipo di connettività permette una comunicazione bidirezionale tra due apparecchi dotati di NFC quando questi vengono accostati entro un raggio di circa 5 centimetri. In queste condizioni viene creata una rete peer-to-peer tra i due dispositivi ed entrambi possono inviare e ricevere informazioni.

Ecco come funziona:

Dal punto di vista tecnico la tecnologia NFC è un’estensione della ISO 14443 (che definisce lo standard dei tag RFID Mifare a 13,56Mhz) e degli standard ECMA ed ETSI, e combina l’integrazione di una smart card con un dispositivo o terminale. Tutti i dispositivi NFC consentono la lettura e scrittura di informazioni ad una velocità elevata circa 424Kbis/s. La connessione NFC avviene quando due dispositivi si avvicinano a meno di 4 centimetri di distanza, quindi creano una connessione wireless, che è anche compatibile con le già conosciute Bluetooth e Wi-Fi. Poiché il raggio di funzionamento è molto limitato garantisce comunicazioni sicure evitando il cosidetto “sniffing” dei dati.

I vantaggi nell’uso di tale tecnologia sono i seguenti:

Pensate al vostro dispositivo mobile come se fosse una vera e propria carta di credito; potrete, accostando il vostro dispositivo a un terminale dotato di tecnologia NFC:

1) Acquistare giochi, file MP3, video, software e altro
2) Prenotare o acquistare una permanenza in albergo, ingressi a cinema, teatri, stadi, viaggio in treno o aereo, ed accesso al servizio
3) Trasferire e visualizzare fotografie da una macchina fotografica o telefono cellulare NFC a un televisore o computer per la visione o la stampa
4) Trasferire file o messa in rete fra sistemi wireless

Insomma che dire il progresso continua a crescere senza limiti, la domanda sorge spontanea?
Siamo pronti alla rivoluzione?

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